La bonifica acustica di macchine, attrezzature, impianti, lavorazioni, è spesso decisa in base a criteri molto approssimativi, che derivano da una insufficiente conoscenza delle possibilità disponibili e in base a luoghi comuni, esperienze parziali, convinzioni debolmente sostanziate. Punto di partenza è la UNI EN ISO 11688-1:2000 “Suggerimenti pratici per la progettazione di macchine ed apparecchiature a bassa emissione di rumore”.

Cabine acustiche

Tra tutti i tipi d’intervento diretti a ridurre la propagazione per via diretta del rumore, il ricorso alle coperture integrali è quello che, solitamente, consente di ottenere i risultati migliori in termini di riduzione del rischio di danno sui posti di lavoro. Una copertura integrale è infatti una vera e propria cabina fonoisolante che incapsula interamente la sorgente di rumore, facendo sì che solo una quantità limitata di energia sonora riesca a superarne le pareti e il soffitto e a diffondersi nell’ ambiente circostante. Perché ciò avvenga occorre però rispettare almeno tre requisiti fondamentali:

• le pareti e il soffitto della cabina devono assicurare un adeguato potere fonoisolante, anche tenendo conto degli inevitabili punti deboli, ovvero: finestrini d’osservazione, portelli d’accesso dei pezzi in lavorazione, condutture per il ricambio d’aria, ecc.;

• tutte le superfici interne della cabina devono avere un elevato coefficiente d’assorbimento acustico;

• tra la cabina e la macchina deve essere evitato ogni collegamento rigido che, consentendo la trasmissione delle eventuali vibrazioni prodotte dalla macchina, potrebbe trasformare le pareti della cabina in superfici radianti.

Per realizzare una cabina acustica non esiste ovviamente una soluzione unica. Caso per caso, a seconda del livello sonoro e della distribuzione spettrale del rumore generato dalla sorgente in questione e del livello sonoro che si vuole ottenere sul posto di lavoro interessato, occorrerà progettare la struttura più appropriata sia sotto il profilo del potere fonoisolante che delle caratteristiche di funzionalità più complessiva (accessi, controlli, …). A titolo d’esempio, una tipica struttura di parete è costituita da tre componenti fondamentali:

• uno strato esterno, rigido e pesante, trattato internamente con un materiale antirombo;

• uno strato intermedio di materiale poroso o fibroso fonoassorbente;

• uno strato interno, rigido ma forato, solitamente più leggero di quello esterno.

Detto tipo di struttura assolve al duplice compito di assicurare un adeguato potere fonoisolante verso l’esterno e un buon assorbimento acustico verso l’interno, quest’ultimo necessario per evitare che dentro la cabina si creino negativi fenomeni di risonanza.