L’inquinamento acustico pregiudica il benessere delle persone e costituisce un rischio significativo per la loro salute. Oltre agli effetti sul benessere psichico quali stress, irritazione e nervosismo, una prolungata esposizione al rumore può anche avere conseguenze sulla salute fisica, causando ad esempio un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.

A livello economico il rumore provoca maggiori costi sanitari, introiti d’affitto persi e un deprezzamento degli immobili poiché nelle aree fortemente esposte i canoni d’affitto sono tendenzialmente meno elevati. Infine, il rumore provoca anche una variazione nella composizione della popolazione residente nei luoghi esposti perché i ceti più abbienti tendono a trasferirsi in zone più silenziose.
Il traffico ferroviario rappresenta la seconda fonte di rumore per importanza dopo il traffico stradale. Colpisce soprattutto coloro che abitano o lavorano lungo le tratte ferroviarie. In particolare durante la notte il traffico ferroviario è percepito come particolarmente molesto.

Il rumore causato dal traffico ferroviario è in continuo aumento a causa delle sempre maggiori movimentazioni su rotaia e rappresenta uno dei principali problemi ambientali soprattutto nelle zone densamente abitate. Effettuando misurazioni del rumore lungo i tratti interessati, si evidenziano spesso notevoli superamenti dei valori limite, soprattutto nelle ore notturne. La causa è da imputare al fatto che il limite notturno è più basso e che di notte viaggia un maggior numero di treni merci, i quali sono più rumorosi dei treni passeggeri. Il rumore del treno dipende anche dalla velocità di percorrenza, dal tipo di massicciata e dalle rotaie.

In Italia i valori limite del rumore dei treni sono stati stabiliti con il D.P.R. 18.11.1998, n. 459, mentre il D.M. del 29.11.2000 prescrive la realizzazione di piani di risanamento. In base alla normativa, le società di gestione, nel caso specifico la RFI (Rete Ferroviaria Italiana), sono responsabili degli interventi.

Lo Studio Acustica Barillari, mediante la versatilità di impiego ottenibile da modelli di calcolo dedicati, software previsionali e di elaborazione dati, è pertanto in grado di effettuare rilievi sperimentali. I risultati delle elaborazioni vengono così resi disponibili nel formato più idoneo alla successiva eventuale fase di progettazione degli interventi di bonifica.

In particolare, è ora possibile estrarre automaticamente le informazioni altimetriche a partire da una cartografia digitalizzata contenente le quote s.l.m.: a partire da tali dati, il programma di interpolazione grafica costruisce una griglia regolare di quote altimetriche, su un reticolo che coincide con quello impiegato per la mappatura acustica. E’ cosi’ divenuto possibile scegliere se
effettuare la mappatura acustica ad una quota costante oppure ad un sovralzo costante sul terreno, nonché l’ottenimento automatico di sezioni verticali che comprendono il profilo del terreno.